Milano, 13 marzo 2012 – “Giorgio Bocca è stato un italiano che ha rappresentato per anni una sorta di coscienza critica del nostro Paese e della nostra società; un giornalista che ci ha raccontato cose che non sapevamo e ci ha aperto gli occhi su cose che non vedevamo. È l’Italia intera a essergli profondamente debitrice per la vita che ha voluto spendere lottando, da giovane partigiano, per un Paese migliore. Poi ha impugnato la penna per raccontare, in un articolo o in un saggio, pezzi di società, con l’onestà di chi guarda alla realtà senza pregiudizi”.
Lo ha affermato il Sindaco Giuliano Pisapia intervenendo all’incontro, che si è svolto a Palazzo Marino, ‘Un Provinciale a Milano’ in ricordo di Giorgio Bocca, insieme alla vicesindaco Maria Grazia Guida, all’assessore alla Cultura Stefano Boeri, a Marco Revelli, Umberto Eco ed Ezio Mauro.
“Anche se - ha proseguito il Sindaco Pisapia - il suo impegno civile e professionale non è mai sfociato nella partecipazione attiva alla vita politica, la politica è sempre stata il suo punto di riferimento e alla politica ha sempre rivolto l’attenzione e le aspettative più alte. Una politica che oggi deve ritrovare la capacità di interpretare e di proporre soluzioni e prospettive di cambiamento”.
“Credo che il modo migliore per ricordarlo - ha concluso Giuliano Pisapia - sia quello di impegnarsi affinché il periodo che stiamo attraversando, e che anche lui ha vissuto da protagonista, sia a tutti gli effetti l’inizio di una fase nuova per l’Italia. Quella di oggi è un’occasione importante, quindi, per ribadire la volontà di Milano di tornare a essere la città del cambiamento e dell’affermazione incondizionata dei valori di solidarietà e di civismo. Giorgio Bocca avrebbe saputo anche criticarci, quando necessario, o spronarci a fare di più, ma sono certo che avrebbe raccontato questa nuova Milano come nessun altro”.
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